MERRY EMPOWERING CHRISTMAS con l'Associazione Donne Giuriste Italia Sezione di Roma
1 dic 2023
Benvenuti in adgi-roma.it
Lo Statuto dell'ADGI prevede all'articolo 2 L'Associazione, che si ispira nella sua attività ai principi della Dichiarazione dei Diritti delle Nazioni Unite, della Carta dei Diritti dell'Unione Europea e della Costituzione Italiana, ha per oggetto e scopo di promuovere la partecipazione paritaria della donna alla vita sociale, politica e lavorativa, rimuovendo gli ostacoli normativi, amministrativi e sociali.
Le corti nazionali e internazionali, di legittimità e di merito, si sono spesso pronunciate e il loro contributo è stato ed è fondamentale per facilitare il percorso verso gli obiettivi indicati.
2000-2010
CORTE COSTITUZIONALE
Sentenza n. 4 del 2010 sul sistema elettorale che agevoli , in funzione antidiscriminatoria, in ambito politico, la formazione di stabili maggioranze nel Consiglio regionale al fine di assicurare la rappresentanza delle minoranze, coerentemente al quadro costituzionale e comunitario in materia di parità di accesso delle donne e degli uomini alle cariche elettive Sentenza 5 aprile 2012, n. 81
https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2010&numero=4
1990-2000
CORTE COSTITUZIONALE
Sentenza n. 49 del 2003 sul riconoscimento delle donne dei diritti elettorali attivi e passivi e il passaggio del diritto delle donne ad avere comunque la possibilità di vedere rappresentato il proprio sesso nelle competizioni elettorali , conformemente ai vincoli di diritto internazionale cui l'Italia ha aderito e che ribadiscono l'esigenza di una tutela anche attiva della posizione della donna in Italia
http://www.giurcost.org/decisioni/2003/0049s-03.html
Ordinanza n. 39 del 2005 sulla presenza obbligatoria della donne nelle commissioni giudicatrici di concorso per l'accesso al pubblico impiego per correggere uno squilibrio di fatto esistente a svantaggio delle donne.
http://www.giurcost.org/decisioni/2005/0039o-05.html
1980-1990
CORTE COSTITUZIONALE
Sentenza n. 6 del 1980 sull'eguaglianza tra marito e moglie in materia di benefici derivanti dal trattamento di reversibilità . Interessantissima l'evoluzione storica tracciata dalla Corte in merito ai rapporti patrimoniali tra coniugi e il superamento della presunzione di dipendenza economica della moglie dal marito
http://www.giurcost.org/decisioni/1980/0006s-80.html
Sentenza n.105 del 1980 sull'eguaglianza dei coniugi in materia di assegni familiari del genitore e di assegni per il coniuge invalido al lavoro.
http://www.giurcost.org/decisioni/1980/0105s-80.html
Sentenza n. 137 del 1986 sulla disparità di trattamento tra uomo e donna in merito al pensionamento anticipato che preclude alla donna di realizzarsi nell'ambito lavorativo nella stessa misura garantita all'uomo .
http://www.giurcost.org/decisioni/1986/0137s-86.html
Sentenza n. 529 del 1988 sull'uguaglianza tra uomo e donna nelle quote integrative della rendita infortunistica di cui al TU delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali di eliminare qualunque disparità di trattamento fra uomini e donne in materia di lavoro e, quindi, anche disparità.
http://www.giurcost.org/decisioni/1988/0529s-88.html
Sentenza n. 422 del 1995 sull'eguaglianza dei sessi in materia di accesso alle cariche elettive
https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=1995&numero=422
Nei precedenti giurisprudenziali pubblicati si stigmatizza la necessità da parte del Sindaco Comunale di porre in essere tutte le attività utili e necessarie affinchè l'organo esecutivo del Comune - cioè la Giunta - risulti composto da persone appartenenti ad ambo i sessi, in attuazione del principio di equilibrata presenza uomo/donna e che, per tale ragione, non deve essere necessariamente privilegiato il dato politico.
2010-2020
Consiglio di Stato e Tribunali Amministrativi Regionali
TAR della Campania, sentenza n. 1746/2017
https://drive.google.com/file/d/1ua6Ws3nNnBh7fZgmzqCJGLsYVS5yCMAR/view?usp=sharing
Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza n. 406/2016
https://drive.google.com/file/d/18ixdRvuFJVA7xAohNl0F0H2GDLR69zCF/view?usp=sharing
TAR per la Basilicata, sentenza n. 631/2016
https://drive.google.com/file/d/1aEK-EAaIQyCbxFvSw3sUrqRtp4k47B--/view?usp=sharing
Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza n. 4626/2015
https://drive.google.com/file/d/1w872TlZC0NHYbkyOl-RH22x3G2dioHOa/view?usp=sharing
TAR per la Calabria, sentenza n. 651/2015
https://drive.google.com/file/d/1N9d66OysJZwUIQxn_6sBD59b_o33_BtD/view?usp=sharing
TAR per la Sardegna, sentenza n. 864/2011
https://drive.google.com/file/d/1M6BqhmIW_MlT2OwWOW-KJCU2rdK5EdVC/view?usp=sharing
TAR della Campania, sentenza n. 1427/2011
https://drive.google.com/file/d/19pSs4c5x92ALe_fEj286yiEWZqjwX8Zc/view?usp=sharing
TAR per la Puglia-Lecce sentenza n. 622/2010
https://drive.google.com/file/d/1Puo8c0HzMD9EAapn5rFRd9RQ4URFmfyP/view?usp=sharing
TAR per la Sicilia, sentenza n. 14310/2010
https://drive.google.com/file/d/1yvQm_ARjSPZ1VavI28d0oS2r3Hxx4Nwj/view?usp=sharing
Il principio della parità di accesso alle cariche amministrative tra uomini e donne è principio immanente nella nostra Costituzione e vincola le singole Amministrazioni ed i propri rappresentanti istituzionali, anche a livello locale, ad agire nel rispetto del principio di pari opportunità e che, di conseguenza, ogni statuizione che non tenga adeguatamente conto del necessario "riequilibrio di genere" costituirà violazione di siffatto obbligo costituzionale che ha immediata valenza precettiva e non mera disposizione programmatica.
2010-2020
Consiglio di Stato e Tribunali Amministrativi Regionali
TAR per la Basilicata, sentenza n. 237/2018
https://drive.google.com/file/d/1BTGNElc6t5DbXcai6MRngdmQDZRHcTq0/view?usp=sharing
TAR per la Calabria, sentenza n. 867/2017
https://drive.google.com/file/d/1xQ8xS_7EgH2-Z-c5zeWbVj0QiiSrZADX/view?usp=sharing
TAR della Campania, sentenza n. 2655/2015
https://drive.google.com/file/d/1xPVyP2RMfPDmA341N0MI6TxBSv9BYRob/view?usp=sharing
TAR per la Lombardia , Sezione distaccata di Brescia, sentenza n. 1595/2015
https://drive.google.com/file/d/1jmY2KMmqb9xuul8TZk3fZv2KthIcNgEM/view?usp=sharing
Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza n. 3938/2014
https://drive.google.com/file/d/1i3X0DzYTIRBhNKqpKsWf_iCIaPBNwid9/view?usp=sharing
TAR per la Puglia, sentenza n. 79/2012
https://drive.google.com/file/d/1mfDcHmABhYd8qkE6tV3KgZjmJU96oM1-/view?usp=sharing
Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza n. 4502/2011
https://drive.google.com/open?id=1cA_MjcwOUkob5ADsaEZdTxGX0-hdRvEF
TAR della Campania, sentenza n. 1985/2011
https://drive.google.com/file/d/1O3vjxFhfqlHlDDnSeBZjkJdRl0SiQZAN/view?usp=sharing
TAR per il Lazio, sentenza n. 6673/2011
https://drive.google.com/file/d/1fy-EhU_aGvaudlJIux3Qqo6l8YoUOBD3/view?usp=sharing
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
CASE OF J.D. AND A v. THE UNITED KINGDOM (Applications nos. 32949/17 and 34614/17) sul divieto di discriminazione delle donne vittime di violenza domestica nell’assegnazione di case popolari
https://hudoc.echr.coe.int/eng#{%22itemid%22:[%22001-196897%22]}
Corte di Giustizia dell’Unione Europea
CGUE GS, 1 marzo 2011 (causa C-236/09 Test- Achats) sulla parità di trattamento nell'accesso ai servizi assicurativi
https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/d24480c6-4e53-4cdb-8a24-4192e87353f6/language-it
2000-2010
Consiglio di Stato e Tribunali Amministrativi Regionali
Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza n. 7864/2009
https://drive.google.com/file/d/1PF30HLjcdcpRquTCjyOI_kc-Ith-S0jY/view?usp=sharing
TAR per la Puglia, sentenza n. 2443/2009
https://drive.google.com/file/d/1Scy33ohKvcJHp3MAJgZw6bYxXNMkA1PN/view?usp=sharing
TAR per la Puglia, sentenza n. 2913/2008
https://drive.google.com/file/d/1IkiOoWWd4hDx90BlbBsWjG2b6mTpe9qe/view?usp=sharing
2010-2020
Corte di Giustizia dell’Unione Europea
CGUE, Sez. III 3.10.2019, C-274/18
http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=%2522rinvio%2Bpregiudiziale%2522&docid=218627&pageIndex=0&doclang=it&mode=req&dir=&occ=first&part=1&cid=553819#ctx1
L'art. 36 del codice civile stabilisce che l'ordinamento interno e l'amministrazione delle associazioni non riconosciute sono regolati dagli accordi tra gli associati e che le dette associazioni possono stare in giudizio nella persona di coloro ai quali, secondo questi accordi, è conferita la presidenza o la direzione.
Nei giudizi penali la giurisprudenza della S.C. riconosce la legittimazione a costituirsi parte civile, ai sensi dell’art.74 del codice di procedura penale, anche alle associazioni, ogniqualvolta le stesse lamentino un danno, patrimoniale e/o non patrimoniale, che consista nella lesione dell’interesse che ne rappresenta lo scopo statutario. In alcune pronunce i Giudici di legittimità evidenziano la necessità di una forma di collegamento territoriale tra l'associazione e il luogo in cui l'interesse è stato inciso. Il riconoscimento in concreto del diritto al risarcimento deriva tuttavia dalla prova del danno subito e della sua derivazione causale dal reato.
L'ADGI è associazione rappresentativa a livello nazionale di una data categoria di associate e ha un chiaro e diretto interesse unitario istituzionale all'impugnativa giurisdizionale di tutti quegli atti che si pongono in contrasto con gli scopi statutari, facendo valere in giudizio gli interessi propri della categoria rappresentata.
I precedenti giurisprudenziali pubblicati confermano la Sua legittimazione processuale con l'obiettivo di evitare che si vengano a creare zone franche di illegittimità laddove determinati provvedimenti, per la difficoltà connessa all'individuazione dei potenziali diretti interessati, si rilevino, di fatto, scarsamente suscettibili di gravame.
2010-2020
Consiglio di Stato e Tribunali Amministrativi Regionali
TAR per la Basilicata, sentenza n. 213/2020
https://drive.google.com/open?id=1vcWhKk-Slb3b_bjAmAFxUzH0igsgmmdU
TAR per la Puglia, sentenza n. 79/2012
https://drive.google.com/file/d/1GTaQbgvJeg3BZgZHRAu9ScS1meu3OBQ3/view?usp=sharing
TAR per la Puglia, sentenza n. 2200/2012
https://drive.google.com/file/d/1BDX3saIKNyHixFANt5c_Osp6dTtci1ju/view?usp=sharing
TAR per la Puglia, sentenza n. 191/2012
https://drive.google.com/file/d/13E4v36OqdII_huIcBqTizpw-8IJWmreu/view?usp=sharing
TAR per la Sicilia, sentenza n. 8690/2010
https://drive.google.com/file/d/1lvv7m28TqqYDhBNt-vzaJwLG1FGvSmw6/view?usp=sharing
Cassazione Penale
Cassazione penale, sez. II, 10/12/2018 , n. 10215
Cassazione penale, sez. III, 5/10/2017 , n. 4562
Cassazione penale sez. un., 24/04/2014 , n.38343
L’esperienza giudiziaria, raccolta nelle sentenze della S.C. di Cassazione, dimostra che le vittime di alcuni reati sono principalmente le donne. Non è questa la sede per ripercorrerle tutte, ma può essere utile richiamare alcune decisioni in cui si è evidenziato come il reo abbia agito (anche) per motivi legati a questioni di genere.
Maltrattamenti in famiglia
2010-2020
Cassazione penale, sez. V, 25/03/2019 , n. 21133
Cassazione penale, sez. VI, 06/04/2016, n. 23238
Omicidio
2010-2020
Cassazione penale SS UU, 18/12/2008, n. 337
Diffamazione
2010-2020
Cassazione penale, sez. V, 16/01/2020 n. 12460
Cassazione penale, sez. V, 31/01/2019, n. 12180
2000-2010
Cassazione penale, sez. V, 4/11/2009, n. 10164
Cassazione penale, sez. V, 9/10/2008, n. 44887
Cassazione penale, sez. V, 12/10/2004, n. 42643