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Giurisprudenza

Lo Statuto dell'ADGI prevede all'articolo 2 L'Associazione, che si ispira nella sua attività ai principi della Dichiarazione dei Diritti delle Nazioni Unite, della Carta dei Diritti dell'Unione Europea e della Costituzione Italiana, ha per oggetto e scopo di promuovere la partecipazione paritaria della donna alla vita sociale, politica e lavorativa, rimuovendo gli ostacoli normativi, amministrativi e sociali.
Le corti nazionali e internazionali, di legittimità e di merito, si sono spesso pronunciate e il loro contributo è stato ed è fondamentale per facilitare il percorso verso gli obiettivi indicati.

 

Condizione femminile nell’assetto socio-economico e politico italiano

2000-2010
CORTE COSTITUZIONALE

Sentenza n. 4 del 2010 sul sistema elettorale  che agevoli , in funzione antidiscriminatoria, in ambito politico, la formazione di stabili maggioranze nel Consiglio regionale  al fine di assicurare la rappresentanza delle minoranze,  coerentemente al quadro costituzionale e comunitario in materia di parità di accesso delle donne e degli uomini alle cariche elettive Sentenza 5 aprile 2012, n. 81
https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2010&numero=4

1990-2000
CORTE COSTITUZIONALE

Sentenza n. 49 del 2003 sul riconoscimento delle donne dei diritti elettorali attivi e passivi e il passaggio del diritto delle donne ad avere comunque la possibilità di vedere rappresentato  il proprio sesso nelle competizioni elettorali , conformemente ai vincoli  di diritto internazionale cui l'Italia ha aderito e che ribadiscono l'esigenza di una tutela anche attiva della posizione della donna in Italia
http://www.giurcost.org/decisioni/2003/0049s-03.html

Ordinanza n. 39 del 2005  sulla presenza obbligatoria della donne nelle commissioni giudicatrici di concorso per l'accesso al pubblico impiego per correggere uno squilibrio di fatto esistente a svantaggio delle donne.
http://www.giurcost.org/decisioni/2005/0039o-05.html

1980-1990
CORTE COSTITUZIONALE

Sentenza n. 6 del 1980 sull'eguaglianza tra marito e moglie in materia di benefici derivanti dal trattamento di reversibilità . Interessantissima l'evoluzione storica tracciata dalla Corte in merito ai rapporti patrimoniali tra coniugi e il superamento della presunzione di dipendenza economica della moglie dal marito
http://www.giurcost.org/decisioni/1980/0006s-80.html

Sentenza n.105 del 1980 sull'eguaglianza  dei coniugi in materia di  assegni familiari del genitore  e di assegni per il coniuge invalido al lavoro.
http://www.giurcost.org/decisioni/1980/0105s-80.html

Sentenza n. 137 del 1986  sulla disparità di trattamento tra uomo e donna in merito al pensionamento anticipato che preclude alla donna  di  realizzarsi  nell'ambito lavorativo  nella stessa misura garantita  all'uomo .
http://www.giurcost.org/decisioni/1986/0137s-86.html

Sentenza n. 529 del 1988  sull'uguaglianza tra uomo e donna nelle quote integrative della rendita infortunistica di cui al  TU delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria  contro gli infortuni  sul lavoro e le malattie professionali di eliminare qualunque disparità di trattamento fra uomini e donne in materia di lavoro e, quindi, anche disparità.
http://www.giurcost.org/decisioni/1988/0529s-88.html

Sentenza n. 422 del 1995 sull'eguaglianza  dei sessi in materia di  accesso alle cariche elettive
https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=1995&numero=422
 


Pari opportunità ed equilibrio di genere negli organi elettivi 

Nei precedenti giurisprudenziali pubblicati  si stigmatizza la necessità  da parte del Sindaco Comunale di porre in essere tutte le attività utili e necessarie affinchè l'organo esecutivo del Comune - cioè la Giunta -  risulti composto da persone appartenenti ad ambo i sessi, in attuazione del principio di equilibrata presenza uomo/donna  e che, per tale ragione, non deve essere necessariamente privilegiato il dato politico.

2010-2020
Consiglio di Stato e Tribunali Amministrativi Regionali
TAR della Campania, sentenza n. 1746/2017
https://drive.google.com/file/d/1ua6Ws3nNnBh7fZgmzqCJGLsYVS5yCMAR/view?usp=sharing

Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza n. 406/2016
https://drive.google.com/file/d/18ixdRvuFJVA7xAohNl0F0H2GDLR69zCF/view?usp=sharing

TAR per la Basilicata, sentenza n. 631/2016
https://drive.google.com/file/d/1aEK-EAaIQyCbxFvSw3sUrqRtp4k47B--/view?usp=sharing

Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza n. 4626/2015
https://drive.google.com/file/d/1w872TlZC0NHYbkyOl-RH22x3G2dioHOa/view?usp=sharing

TAR per la Calabria, sentenza n. 651/2015
https://drive.google.com/file/d/1N9d66OysJZwUIQxn_6sBD59b_o33_BtD/view?usp=sharing

TAR per la Sardegna, sentenza n. 864/2011
https://drive.google.com/file/d/1M6BqhmIW_MlT2OwWOW-KJCU2rdK5EdVC/view?usp=sharing

TAR della Campania, sentenza n. 1427/2011
https://drive.google.com/file/d/19pSs4c5x92ALe_fEj286yiEWZqjwX8Zc/view?usp=sharing

TAR per la Puglia-Lecce sentenza n. 622/2010
https://drive.google.com/file/d/1Puo8c0HzMD9EAapn5rFRd9RQ4URFmfyP/view?usp=sharing

TAR per la Sicilia, sentenza n. 14310/2010
https://drive.google.com/file/d/1yvQm_ARjSPZ1VavI28d0oS2r3Hxx4Nwj/view?usp=sharing
 


Divieto di discriminazione di genere nell’esercizio del potere amministrativo

Il principio della parità di accesso alle cariche amministrative tra uomini e donne è principio immanente nella nostra Costituzione e vincola le singole Amministrazioni ed i propri rappresentanti istituzionali, anche a livello locale, ad agire nel rispetto del principio di pari opportunità  e che, di conseguenza, ogni statuizione che non tenga adeguatamente conto del necessario "riequilibrio di genere" costituirà violazione di siffatto obbligo costituzionale che ha immediata valenza precettiva e non mera disposizione programmatica.

2010-2020
Consiglio di Stato e Tribunali Amministrativi Regionali
TAR per la Basilicata, sentenza n. 237/2018 
https://drive.google.com/file/d/1BTGNElc6t5DbXcai6MRngdmQDZRHcTq0/view?usp=sharing

TAR per la Calabria, sentenza   n. 867/2017
https://drive.google.com/file/d/1xQ8xS_7EgH2-Z-c5zeWbVj0QiiSrZADX/view?usp=sharing 

TAR della Campania, sentenza n. 2655/2015 
https://drive.google.com/file/d/1xPVyP2RMfPDmA341N0MI6TxBSv9BYRob/view?usp=sharing

TAR per la Lombardia , Sezione distaccata di Brescia, sentenza  n. 1595/2015 
https://drive.google.com/file/d/1jmY2KMmqb9xuul8TZk3fZv2KthIcNgEM/view?usp=sharing 

Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza n. 3938/2014
https://drive.google.com/file/d/1i3X0DzYTIRBhNKqpKsWf_iCIaPBNwid9/view?usp=sharing

TAR per la Puglia, sentenza n. 79/2012 
https://drive.google.com/file/d/1mfDcHmABhYd8qkE6tV3KgZjmJU96oM1-/view?usp=sharing 

Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza  n. 4502/2011
https://drive.google.com/open?id=1cA_MjcwOUkob5ADsaEZdTxGX0-hdRvEF

TAR della Campania, sentenza n. 1985/2011 
https://drive.google.com/file/d/1O3vjxFhfqlHlDDnSeBZjkJdRl0SiQZAN/view?usp=sharing

TAR per il Lazio, sentenza n. 6673/2011
https://drive.google.com/file/d/1fy-EhU_aGvaudlJIux3Qqo6l8YoUOBD3/view?usp=sharing 

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
CASE OF J.D. AND A v. THE UNITED KINGDOM (Applications nos. 32949/17 and 34614/17) sul divieto di discriminazione delle donne vittime di violenza domestica nell’assegnazione di case popolari
https://hudoc.echr.coe.int/eng#{%22itemid%22:[%22001-196897%22]}

Corte di Giustizia dell’Unione Europea
CGUE GS, 1 marzo 2011 (causa C-236/09 Test- Achats) sulla parità di trattamento nell'accesso ai servizi assicurativi
https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/d24480c6-4e53-4cdb-8a24-4192e87353f6/language-it

 

 

2000-2010
Consiglio di Stato e Tribunali Amministrativi Regionali
Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza n. 7864/2009
https://drive.google.com/file/d/1PF30HLjcdcpRquTCjyOI_kc-Ith-S0jY/view?usp=sharing

TAR per la Puglia, sentenza n. 2443/2009
https://drive.google.com/file/d/1Scy33ohKvcJHp3MAJgZw6bYxXNMkA1PN/view?usp=sharing 

TAR per la Puglia, sentenza n. 2913/2008 
https://drive.google.com/file/d/1IkiOoWWd4hDx90BlbBsWjG2b6mTpe9qe/view?usp=sharing

 


Pari opportunità ed equilibrio di genere nelle imprese e nel mondo del lavoro 

2010-2020
Corte di Giustizia dell’Unione Europea
CGUE, Sez. III 3.10.2019, C-274/18
http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=%2522rinvio%2Bpregiudiziale%2522&docid=218627&pageIndex=0&doclang=it&mode=req&dir=&occ=first&part=1&cid=553819#ctx1

 


Legittimazione processuale delle associazioni che includono tra i loro scopi le iniziative volte alle pari opportunità e alla tutela dei diritti delle donne

L'art. 36 del codice civile stabilisce che l'ordinamento interno e l'amministrazione delle associazioni non riconosciute sono regolati dagli accordi tra gli associati e che le dette associazioni possono stare in giudizio nella persona di coloro ai quali, secondo questi accordi, è conferita la presidenza o la direzione.

Nei giudizi penali la giurisprudenza della S.C. riconosce la legittimazione a costituirsi parte civile, ai sensi dell’art.74 del codice di procedura penale, anche alle associazioni, ogniqualvolta le stesse lamentino un danno, patrimoniale e/o non patrimoniale, che consista nella lesione dell’interesse che ne rappresenta lo scopo statutario. In alcune pronunce i Giudici di legittimità evidenziano la necessità di una forma di collegamento territoriale tra l'associazione e il luogo in cui l'interesse è stato inciso. Il riconoscimento in concreto del diritto al risarcimento deriva tuttavia dalla prova del danno subito e della sua derivazione causale dal reato. 

L'ADGI è associazione rappresentativa a livello nazionale di una data categoria di associate e  ha un chiaro e diretto interesse unitario istituzionale all'impugnativa giurisdizionale di tutti quegli atti che  si pongono in contrasto con gli scopi statutari, facendo valere in giudizio gli interessi propri della categoria rappresentata.

I precedenti giurisprudenziali pubblicati confermano la Sua legittimazione processuale con l'obiettivo di evitare che si vengano a creare zone franche di illegittimità laddove determinati provvedimenti, per la difficoltà connessa all'individuazione dei potenziali diretti interessati, si rilevino, di fatto, scarsamente suscettibili di gravame.

2010-2020
Consiglio di Stato e Tribunali Amministrativi Regionali
TAR per la Basilicata, sentenza n. 213/2020
https://drive.google.com/open?id=1vcWhKk-Slb3b_bjAmAFxUzH0igsgmmdU

TAR per la Puglia, sentenza n. 79/2012
https://drive.google.com/file/d/1GTaQbgvJeg3BZgZHRAu9ScS1meu3OBQ3/view?usp=sharing

TAR per la Puglia, sentenza n. 2200/2012 
https://drive.google.com/file/d/1BDX3saIKNyHixFANt5c_Osp6dTtci1ju/view?usp=sharing

TAR per la Puglia, sentenza n. 191/2012 
https://drive.google.com/file/d/13E4v36OqdII_huIcBqTizpw-8IJWmreu/view?usp=sharing

TAR per la Sicilia, sentenza n. 8690/2010
https://drive.google.com/file/d/1lvv7m28TqqYDhBNt-vzaJwLG1FGvSmw6/view?usp=sharing

Cassazione Penale
Cassazione penale, sez. II, 10/12/2018 , n. 10215
Cassazione penale, sez. III, 5/10/2017 , n. 4562
Cassazione penale sez. un., 24/04/2014 , n.38343

 


Reati contro le donne

L’esperienza giudiziaria, raccolta nelle sentenze della S.C. di Cassazione, dimostra che le vittime di alcuni reati sono principalmente le donne. Non è questa la sede per ripercorrerle tutte, ma può essere utile richiamare alcune decisioni in cui si è evidenziato come il reo abbia agito (anche) per motivi legati a questioni di genere.

Maltrattamenti in famiglia
2010-2020
Cassazione penale, sez. V, 25/03/2019 , n. 21133
Cassazione penale, sez. VI, 06/04/2016, n. 23238

Omicidio
2010-2020

Cassazione penale SS UU, 18/12/2008, n. 337

Diffamazione
2010-2020

Cassazione penale, sez. V, 16/01/2020 n. 12460
Cassazione penale, sez. V, 31/01/2019, n. 12180

2000-2010
Cassazione penale, sez. V, 4/11/2009, n. 10164
Cassazione penale, sez. V, 9/10/2008, n. 44887
Cassazione penale, sez. V, 12/10/2004, n. 42643